Intervista realizzata da Anaëlle Lebovits-Quenehen
Delle domande sono rivolte a BHL sull'atto nei suoi rapporti col reale. Si sa, per così dire, che di questo è uno specialista. Che cosa dice dunque in merito ?
Se « il sapere e la conoscenza [...] ci lascia prigionieri, del reale, risponde, non c'è che nell'atto che si ha, nei confronti del reale, un rapporto puramente umano». Lo scrittore e uomo d'azione fa così la distinzione che s'impone tra l'ispirazione che orienta le sue scelte politiche e la riflessione articolata, che orienta la redazione dei suoi libri. Ma se si distinguono fondamentalmente, tuttavia non sono completamente senza rapporto l'uno con l'altro, in quanto la redazione risponde all'atto, gli dà il senso e la forma di cui è sprovvisto.
Opera citata :
Lévy B.-H., La guerre sans l'aimer: Journal d'un écrivain au coeur du printemps libyen, Paris, Grasset, 2011.
Traduzione : Elisabette Milan - Cinzia Crosali