Un réel pour le XXI sciècle
ASSOCIAZIONE MONDIALE DI PSICANALISI
IX Congresso dell'AMP • 14-18 aprile 2014 • Paris • Palais des Congrès • www.wapol.org

TESTI DI ORIENTAMENTO
Un reale per il XXI secolo
di Guy Briole

Guy BrioleDel reale diciamo che è stretto in una realtà a cui possiamo accedere solo in forma filtrata – un modo di dire che si evitano, insieme al reale, i cattivi incontri. Poter evitare il reale lascia d'altra parte pensare che si sappia dove esso si trovi, che sia localizzato. Gli uomini hanno imparato a saperci fare con gli imprevisti del reale, le catastrofi, ciò che della natura è prevedibile così come con l'imprevedibile della "natura umana". Questo era l'uomo traumatizzato del XX° secolo.

L'uomo ha potuto credere e continua a pensare che potrebbe dominare il reale, tenerlo sotto controllo, metterlo al servizio della propria felicità. Ma il reale "dà tutto a fuoco", un "fuoco freddo" precisa Lacan[1] tale per cui l'uomo continua la sua corsa vertiginosa di cui nessuno riesce ad immaginare e a pensare la fine; neppure i matematici che inciampano su una modellazione impossibile del reale.

Così si libera questa dimensione di "senza limite" del reale che trascina gli scienziati verso un'accelerazione che le leggi, benché si dicano etiche, non riescono ad inquadrare. E' sempre in nome del bene degli uomini che si continua questa corsa senza fine assimilata al progresso e che invece serve sempre di più il capitalismo.

Il disordine che le impasses della scienza e il capitalismo hanno contribuito a svelare nel reale, ci fa inciampare su questo reale senza legge e ci rende sempre più esposti al suo arbitrio.

Per esempio, Fukushima sfugge alle previsioni, e non si limita alle conseguenze conosciute dell'atomo, ma genera, un anno dopo, delle mutazioni genetiche nel mondo animale [2] e il reale prosegue da solo la sua marcia. La scoperta di cellule staminali nel cadavere anche diciassette giorni dopo la morte[3], fa nascere ancora una folle speranza, quella di fabbricare della vita con la morte. Questa trasgressione dell'uomo in rapporto alla morte, va a toccare una reificazione del corpo, e non può tornargli che sotto forma di un abisso aperto all'infinito di un impossibile da colmare.

L'alleanza del capitalismo e della scienza ha generato un savant mutant, gli effetti delle cui ricerche producono incidenze impreviste sul legame sociale fra le quali si vedono spuntare le derive dell'eugenismo –che aveva segnato la prima metà del XX° secolo – oltre a una redistribuzione della sessuazione.

Jacques-Alain Miller, nella sua Conferenza di orientamento per il prossimo Congresso dell'Associazione Mondiale di psicoanalisi che si terrà a Parigi nel 2014, ricordava anche che il "reale inventato da Lacan non è il reale della scienza » ma un « buco nel sapere incluso nel reale". Miller sottolineava che la questione, nuova per la psicoanalisi, è di pensare il soggetto non più a partire da una relazione causa/effetto, con la produzione di un rimosso, che l'atto interpreta, ma di concepirlo secondo una rottura tra la causa e l'effetto, rottura che prevale a livello del reale senza legge. Egli considerava allora "che si tratta per la psicoanalisi (del XXI° secolo) di esplorare un'altra dimensione: quella della difesa contro il reale senza legge e fuori senso" [4].

Si dispiegano così alcune questioni sulle quali potremo avanzare in occasione del nostro prossimo Congresso:

  • la rimessa in questione dell'interpretazione
  • L'elaborazione di una clinica centrata sullo "smontaggio della difesa";
  • la concezione dell'inconscio reale in rapporto a quella di inconscio transferenziale
  • la ridefinizione del desiderio dell'analista;
  • la pertinenza dell'approccio del reale attraverso il nodo borromeo: quale annodatura per il parlessere nel XXI° secolo?

Un reale per il XXI° secolo, è quindi il titolo che Jacques-Alain Miller ha cesellato per noi al fine di staccare ciò che del reale poteva fare blocco per tutti. Se le sue manifestazioni, in questo secolo, sono diverse e disordinate, l'incontro con Un reale è sempre, a causa della sua contingenza, singolare per ciascuno.

Così, là dove il simbolico faceva annodatura e ora fa difetto, noi troveremo tutte le forme possibili di bricolage con il reale, forme tentate da ciascuno e concepite dalle società per poter gestire i rapporti fra gli uomini.

E' ciò che dovremo considerare a partire dalla sua incidenza sull'evoluzione del mondo nel quale viviamo e dalle sue conseguenze sul nostro modo di pensare la psicoanalisi nel XXI° secolo.

Guy Briole
Direttore del Congresso, Parigi 2014


Tradotto dal francese de Cinzia Crosali

  1. Lacan J., Le Séminaire, Livre XXIII, Le sinthome. Paris, Seuil, 2005, p. 121.
  2. Hiyama A., Joji M. Otaki & all., "The biological impacts of the Fukushima nuclear accident on the pale grass blue butterfly". Scientific Reports (via Nature), August 9, 2012
  3. Latil M., Rocheteau P. et All. "Skeletal muscle stem cells adopt a dormant cell state post mortem and retain regenerative capacity". Nature Communications 3, Article number: 903, June 2012
  4. Miller J.-A., « Le réel au XXIe siècle », Presentazione del tema del IX) Congresso dell'AMP. La Cause du désir, Paris, Navarin, 2012, n° 82, p. 94.