Intervista realizzata da Patricio Alvarez
Fermín Rodriguez, critico letterario e dottore in letteratura argentina, dice della letteratura del XXI secolo che è come « un orologio che avanza » (Kafka) : è la sola che può nominare e anticipare questo reale che avviene nel presente, quando né la scienza né la doxa possono simbolizzarla, se non molto tempo dopo gli avvenimenti sopravvenuti. Per lui, Kafka ha anticipato il nazismo, Lamborghini, la violenza degli anni 1970 e Aira, la crisi degli anni 2001.
Definisce infine la figura del critico letterario e localizza la sua singolarità nella relazione alla scrittura nel momento in cui ha abbandonato la poesia, marcata dalla logica del desiderio e della colpa, per consacrarsi alla scrittura critica che si situa nella disponibilità all'incontro in una logica dell'evento.
Traduzione : Francesca Carmignani