Intervista realizzata da Deborah Gutermann-Jacquet
Al centro della scrittura di Marie Desplechin, c'è più che il reale della morte, quello della sopravvivenza che cerca ogni volta d'essere toccato. Attraverso le scritture in collaborazione– come quella con Lydie Violet per La Vie sauve (Premio Médicis saggi 2005) o con Aya Aya Cissoko per Danbé (Gran premio dell'eroina Madame Figaro 2011) -, è a ciò che vi è di più intimo che accede la scrittrice. Quella che confessa che, da piccola, non poteva dormire dice qui come la scrittura le ha permesso di "far uscire il nero dall'incubo" – un nome del reale per lei.
Opere citate:
Desplechin M., Violet L., La Vie sauve, Paris, Seuil, 2005.
Cissoko A., Desplechin M., Danbé, Paris, Points, 2012.
Traduzione : Elisabette Milan - Cinzia Crosali